Le tue decisioni si basano sulla realtà o su quella che presupponi essere la realtà?

Sai perfettamente che i risultati che ottieni si basano sulle tue convinzioni, ma su queste quanto incide la tua idea di realtà?

Mi spiego meglio: qualsiasi decisione noi prendiamo si basa su di una qualche supposizione di realtà! La realtà è la situazione che noi presupponiamo sia, con buone probabilità, in quel dato momento!

Attenzione, perchè nel campo della vendita la realtà è che nella maggior parte delle probabilità NON si vende! Razionalemente ne siamo coscenti, ma inconsciamente ci sentiamo a disagio, poichè la realtà accettata dall’inconscio è sempre quella che si ripete con maggiori probabilità!
Quindi, se non siamo accorti e consapevoli, la realtà presupposta è “non si vende”!

In verità, e lo sanno bene i bravi venditori, la realtà è che si vende, ma nel campo della vendita funziona al contrario, cioè la realtà è determinata da una bassa percentuale di probabilità! Il segreto è
riuscire a fare accettare questa realtà al nostro inconscio! In che modo? Te lo dico alla fine!

Sulla percezione di realtà

mi piace il pensiero i David Albert che di seguito riporto:
“Se mi alzo dal letto la mattina e improvvisamente decido di prendere davvero sul serio la pretesa, che sicuramente è una pretesa fondata…di non sapere con certezza se i miei occhi funzionino correttamente, per cui per quanto ne so anche se sembra che ci sia un pavimento solido accanto al mio letto, potrebbe esserci un dirupo o qualcosa del genere, se non sono in grado di organizzare quelle possibilità nei termini delle probabilità che assegno loro, non uscirò mai dal letto! Sarebbe come essere paralizzato nel senso più letterale della parola! Un ipotesi è che la ci sia veramente un pavimento e questo è ciò che vedo. Un’altra ipotesi è che il fatto che io veda il pavimento sia un’allucinazione e al suo posto ci sia un dirupo. Alzandovi da letto la mattina, aderite a una di queste ipotesi reputandola più probabile di un’altra. Questo è il modo in cui siamo soliti procedere nella nostra vita ordinaria.”
Se le tue entrate, come del resto le mie, provengono dalle vendite, devi fare tua la realtà che la probabilità di vendere rappresenta una percentuale più bassa rispetto al non vendere.

Per fare tua questa realtà focalizzati

sulle vendite già fatte, sui riscontri pieni di soddisfazione dei tuoi clienti, sul numero di vendite dei tuoi colleghi più bravi (questi sono da emulare, non da invidiare…anzi rappresentano un buon esempio di realtà su cui basarsi). Non farlo solo col pensiero, ma aiutati stampando su carta tutto ciò e tienilo sempre davanti agli occhi per ricordare al tuo inconscio qual’è la vera realtà!

Io, intanto, ho davanti agli occhi la fattura provvigioni record, rischi di accorgerti che ne vale veramente la pena! 🙂

  8Commenti

  1. Federico   •  

    letto l’articolo … bello e convincente … mette in parole ciò che si studia in statistica (ed in economia politica e in tante discipline economiche) sotto il nome di avversione al rischio … le scelte sono effettuate dai singoli in relazione alla probabilità di avveramento degli eventi viste con gli occhi di chi li interpreta (meno si è influenzabili dalle proprie paure … più si ragiona su una base solida).

  2. Gabry   •  

    La curiosita’ e di tutti… chi e’ il promotore (-:

  3. claudio   •  

    @ Gabry
    o meglio “come ha fatto?”

  4. Gabry   •  

    Si sarebbe interessante sapere qualcosa di piu’, magari raccontato proprio da lui-lei.. Tutto cio’ non puo’ che dare uno stimolo a tutti noi! Complimenti.

  5. Francesca   •  

    Ho la “bava” alla bocca!!!

  6. daniela amati   •  

    scusate se mi permetto………..sono appena arrivata nel gruppo ET 🙂
    ciao Luca, un gran complimento per quello che cerchi di trasmettere. cioé quello che sarebbe piú che normale………….se questo mondo non fosse fatto di esseri umani che di normale…………non hanno piú molto. sono di sicuro un’idealista, ma amo rimanerlo.
    ps. per favore che nessuno risponda con il classico: “ma la normalitá” cos’é? chi puó darne una definizione?”……..

  7. daniela amati   •  

    ps. un complimento particolare al “fatturatore folle” 🙂
    non mi interessa proprio chi sia, ma tanto di cappello e buon lavoro 🙂

  8. Luciana   •  

    Io devo dire che quello che ho ottenuto e’ esattamente quello che ho voluto.

    Avrei potuto fare molte cose ma non le ho fatte per motivi miei personali.

    Vorrei essere anche io un giorno quel promotore che ha fatto la fattura da 57.000 Euro ma non vorrei sicuramente esserlo in questo momento …

    Mi complimento con lui, se lo merita davvero!!

    Mi auguro che molti altri possano raggiunere i suoi stessi risultati e, se non sono gli stessi, dei buoni risultati che ripaghino dell’impegno messo a fare questo lavoro che non sempre e’ facile.

    Non si puo’ dare per scontato che, chi e’ appena arrivato in Evolution Travel possa sapere tutto.

    Secondo me, per imparare un po’ di cose ci vuole un po’ di tempo, partecipare a fiere , workshop, roadshow, fare i corsi proposti dalla sede e anche altri se si vuole, Percio’ non possono esserci risultati subito, o comunque grandi risultati immediati.

    Ad ogni modo, per tornare all’argomento del post… anche le mie decisioni a volte si basano su quello che presuppongo possa essere la realta’ piu’ che su quella che e’ la realta’, sopratutto per quanto riguarda le telefonate da fare ai clienti.

    Sono convinta che queste sono fondamentali per capire bene cosa vuole il cliente e, una volta fatto il preventivo, per aiutarlo a decidere e concludere la vendita.

    Molte volte anche io mi faccio prendere da quella che presuppongo possa essere la realta’ e, come ho detto sopra, visto che non posso far molto di piu’ di quello che faccio … mi fa piu’ comodo credere che il cliente non e’ interessato.

    Ma appena mi libero di alcuni lavoretti che devo sbrigare, voglio applicare al meglio tutto quanto appreso durante i corsi di elerning o in sede… 😉

    Nel frattempo incoraggio gli altri promotori a farlo 😉

    Buon lavoro a tutti!!

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