Viloratour chiude dopo 30 anni di attività!

Ho letto dispiaciuto la laconica comunicazione di Viloratour che, dopo 30 anni di onorata attività, è costretta a chiudere a causa del crollo del turismo nei paesi del Nord Africa, in cui è specializzata!

Nel turismo, ma in qualsiasi altro settore, essere super specializzati può essere una fortuna o al contrario un disastro assicurato! Infatti già è difficile fare impresa in Italia, per i molti motivi che sappiamo e se poi ci si mettono anche i problemi che possono nascere a causa di Tsunami, guerre, uragani, ecc.., è meno pericoloso fare gli stuntman!


Ciò che mi dispiace del caso Viloratour, ma anche di tutti quelli che hanno già chiuso e chiuderanno della vecchia guardia (sempre di più), è che ci lavorano persone con un ricchissimo bagaglio di conoscenze e di esperienza turistica. Purtroppo, oggi, non basta più!

Serve stare al passo con l’evoluzione velocissima che la tecnologia permette e non sto parlando “solo” del solito discorso della vendita diretta al cliente via web, ma anche della struttura organizzativa e i relativi costi!

Ecco la classica struttura di Un Tour Operator specializzato in Italia: deve avere una sede, dei dipendenti, un commercialista, avvocati, operatività bancaria, fideiusioni, cataloghi, impianto tecnologico, sito web, ecc.. Insomma tutto quel che serve per essere un azienda a 360°! E ogni Tour Operator (questo vale anche per le agenzie di viaggio) deve avere una struttura simile, con la ripetizione dei relativi costi! Questo è il problema e nel 2011, è un suicidio annunciato! Ma la mentalità del “è tutto mio” è dura a morire!!

Oggi siamo nell’era del clouding, in cui un’azienda per usare il proprio sito, la propria email, i propri strumenti operativi non è più necessario abbia dei server dedicati, magari il più delle volte nei propri uffici, ma basta pagare lo spazio virtuale in una “nuvola” (cloud) di server di proprietà di terzi. Tanto il business per il Tour Operator non è avere il server, ma quello che riesce a fare coi server!  Non credevo alle mie orecchie quando un famoso e grosso TO mi ha detto che quelli che vedevo nel loro ufficio erano gli unici server in cui risiedeva praticamente tutto…pazzi, basterebbe un incendio o dei semplici ladri di appartamento per far chiudere questo TO..!

Evolution Travel ha una struttura a nuvola e applica un “clouding turistico” a chiunque voglia fare business nel turismo come Tour Operator e come Agenzia di Viaggio. Infatti il Consulente online Evolution Travel ha tutto quello che gli serve per fare le stesse cose che fa un’Agenzia di Viaggi e un Tour Operator, ma senza averne i costi fissi, senza essere appesantito da una propria struttura, che fra l’altro deve anche gestire. Semplicemente lascia una quota sulle vendite, ad una struttura/piattaforma (Evolution Travel) che non serve un unico soggetto, ma una moltitudine, ad oggi circa 300 Consulenti di Viaggo online fra Italia, Spagna e USA.

Questo permette una flessibilità, una libertà incredibili e di sopravvivere in caso di disastri in giro per il mondo. Sopravvive la piattaforma, perchè è al servizio di una moltitudine di soggetti, con destinazioni diverse e sopravvive il Consulente, anche quello più specializzato come TO su una destinazione, perchè se gli crollano le vendite non ha costi fissi da pagare e se vuole continuare a guadagnare, può cambiare all’istante prodotto. Ne sa qualcosa la Consulente di Viaggi online Evolution Travel Barbara Cuccarolo, che mi permetto di citare, come esempio lampante di quello che ho appena scritto. Barbara Cuccarolo stava per raggiungere un milione di fatturato sul Messico, quando la cosiddetta “febbre suina” ha azzerato le vendite. Oppure quando la stessa Barbara Cuccarolo, dopo aver quasi raggiunto il milione  mezzo di euro fatturato sul Mar Rosso, ad inizio del 2011 scoppiano le rivolte negli stati del Nord Africa e il fatturato si azzera anche questa volta. Ma mentre Viloratour entra in crisi e chiude, per mancanza di vendite e con i costi di struttura invariati, Barbara Cuccarolo/Evolution Travel sopravvivono e vendono altro (anzi complessivamente + 30% da inizio anno complessivamente sugli altri prodotti). Per la cronaca, in questo ultimo mese le vendite sul Mar Rosso sono quasi tornate ai massimi livelli, ci troviamo meno concorrenti e venderemo più di prima!

L’intento che vuole avere questo mio articolo è di sottolineare che il settore del turismo funziona alla grande, sempre di più e meglio! In crisi sono solo vecchi schemi e modelli organizzativi, destinati a concludersi, MA migliaia di operatori turistici non devono abbandonare la loro passione per il turismo, cambiando lavoro/settore: devono semplicemente cambiare approccio e potranno sfruttare al meglio le proprie competenze e conoscenze!

Luca Baldisserotto

  6Commenti

  1. Laura Lombardi   •  

    Concordo pienamente Luca! la mentalità del “tutto mio” deve essere superata se si vuol trovare strade nuove di lavoro e di “evoluzione” in questo campo.Il turismo è soggetto agli eventi , come da sempre, ma oggi le persone hanno voglia di viaggiare , di scoprire, di allontanarsi dal quotidiano e se trovano competenza, flessibilità e tempestività superano le paure e “gli schemi mentali” e… VIAGGIANO!

  2. consuelo   •  

    Grande barbara….è bello pensare, specialmente in questi momenti, che ci può essere un Po di “cuccarolo” in ognuno di noi 😉 ….mi spiace molto per viloratour….un in bocca al lupo a tutti gli evoluti…consuelo

  3. Mariella Primerano Rianò   •  

    Io credo che il settore del turismo sia quello che risente meno della crisi generale,perchè la gente ha bisogno di evasione,ma sono d’accordo con Luca quando parla di superamento di metodi di lavoro,necessari per sopravvivere in un mercato in continua evoluzione.

  4. Cristina Giro   •  

    Un grosso amaro in bocca la comunicazione di Viloratour la ha lasciata. Vero è che strutture di un certo livello e, non solo, devono avere la forza per studiare nuove strategie sia organizzative che di settore. Il criterio economico che da sempre ha riscontri positivi è “diversificare”.

  5. Sergio Calderone   •  

    Concordo totalmente con quanto pubblicato da Luca anche alla luce della mia precedente e personale esperienza di agente di viaggio, durata per quasi 20 anni. Nel rileggere il comunicato di commiato della Viloratour mi sono ritornate in mente le considerazioni connesse alla chiusura della “mia” agenzia di viaggi: negativo andamento economico in generale con conseguente crisi del comparto turismo, entrate che non coprono le spese ecc. Purtroppo, con l’odierna conoscenza della cose, mi rendo conto che ad essere in crisi non era il comparto del turismo. Era infatti totalmente inadeguato il mio approccio, i mezzi usati, la mentalità che era rimasta ancorata ad un modus operandi ampiamente superato. Oggi non posso che rallegrami di far parte, anche se da poco, della grande famiglia di Evolution Travel e non posso che augurare a tutto il Network e quindi anche a me stesso le meritate soddisfazioni in ragione dell’impegno profuso

  6. Gianluca Iacono   •  

    Ciao.. nel 2011 ho lavorato per viloratour in grecia sull’isola d rodi.

    Sto ancora aspettando 1500 € che non mi hanno pagato!

    ed oggi che scrivo siamo ad aprile 2012!

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