Sicko
ebbene sì…parto col mio primo blog, aperto sul live spaces di msn:)
e per farlo, comincio da quello che ho visto oggi al cinema, Sicko il film sulla sanità negli USA a cura di Michael Moore, i regista senza peli sulla lingua e senza paura delle conseguenze che le sue inchieste potrebbero comportargli, da parte degli interessati.
Ho appreso cose che non pensavo potessero esistere: 50 milioni di americani
non hanno l’assicurazione sanitaria e preferiscono curarsi da soli, anche operarsi, cucirsi.. se serve. Molti non hanno l’assicurazione, perchè non possono permettersela, ma molti non possono averla perchè non hanno i requisiti richiesti dalle compagnie assicurative (troppo grasso, troppo magro, malattie preesistenti o esistenti, anche se non gravi, ecc..), quindi che alternative hanno? NESSUNA, pagare e basta…e guarda caso, le medice o assistenza sanitaria costano cifre iperboliche! Un farmaco che costa 120 dollari negli USA, lo trovi a 5 centesimi a Cuba!
Pazienti ricoverati in un ospedale, che finendo i soldi dell’assicurazione, vengono caricati a forza in un taxi che pagato dall’ospedale con l’ordine di scaricarli vicino ad un altro ospedale, in mezzo ad una strada, il più delle volte con ancora qualche ago infilato nelle braccia e naturalmente senza braccialetto identidficativo dell’ospedale di partenza…INCREDIBILE, ma l’ho visto in una sequenza del film…più che film, un documentario in reale! Per la cronaca, l’ospedale “ricevente” era un ospedale universitario!
Soccorritori (semplici) cittadini dell’11 settembre 2001
di N.Y. che, durante quel triste evento, hanno prestato soccorsi per una settimana intera, hanno contratto delle gravi malattie respiratorie, ma che non ricevono cure mediche dalla sanità USA, perchè non hanno una buona assicurazione …e sapete dove Moore ha portato alcuni di questi a curarsi? Nella vicina Cuba..e sono stati curati gratuitamente!
Moore fa un parallelo con la sanità cubana, francese, canadese ed evidenzia come gli americani stentino a credere che la sanità possa essere gratuita per tutti, o meglio pagata da tutti, in base alle tasse e quindi alla capacità di reddito! ma che tutti, in caso di bisogno possano essere assistiti gratuitamente!
Una struttura sanitaria voluta da Nixon che dura ancora oggi, nonostate ci siano molte realtà sanitarie nel mondo funzionanti che gli USA potrebbero copiare per dare assistenza ai propri cittadini. Solo Hilary Clinton tentò nel primo anno di presidenza del marito a cambiare le cose, ma fu stroncata subito da giochi incredibili di potere delle primarie case farmaceutiche statunitensi in combutta coi politici!
Insomma..un film da andare a vedere, anche se Moore, a mio avviso, si poteva risparmiare, nel parello con la Francia, il plauso alle 35 ore
che nulla centra con l’argomento del film, cioè la sanità! Perchè lo dico? Perchè applaudendo al discorso delle 35 ore palesa la sua posizione politica che nulla centra col diritto di essere assistiti in caso di bisogno: ho ancora presente la scena della bambina che moriva al prontosoccorso di un ospedale USA, finchè i medici spiegavano alla madre che non potevano fare niente, perchè l’assicurazione, interpellata al volo, ha risposto che non copriva
! Ma che cazzo di medici sono?
Per chi mi conosce sono un pro USA per molti aspetti, ma per altri mi è ancora incomprensibile come non riescano a capire la demenzialità di certi comportamenti! Due fra tutti: la sanità a pagamento e la pena di morte. Com’è possibile per un popolo che professa l’aiuto al prossimo,la libertà e il perdono? E’ ancora un popolo giovane? E va bhè..che cresca in fretta!
E per concludere mi piacerebbe vedere un film/documentario sul mondo dell’alimentazione USA, dal momento che gli americani hanno il tasso di obesità più alto al mondo e la loro vita media è la più bassa fra i paesi industrializzati!
e adesso…spengo! 🙂